Entro il 2030, si prevede che le aree urbane ospitanti il 60% della popolazione mondiale, rappresenteranno i tre quarti della domanda totale di energia globale. Costituiranno quindi l’81% del consumo globale. Chiaramente, il futuro è urbano. Come possiamo rendere questa trasformazione urbana un processo che non intacchi la sostenibilità? Vediamolo insieme.
C’è da aspettarsi che, man mano che il mondo si urbanizzi, si programmino anche traguardi sostenibili. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite per il 2030 devono includere un punto sulle “Città e comunità sostenibili”.
Uno studio conferma l’importanza della sostenibilità. Su 167 città analizzate in tutto il mondo, il 77% ha obiettivi di SDG nella pianificazione.
C’è da dire però che i piani di trasformazione urbana hanno subito un rallentamento a causa della pandemia. Nonostante ciò, la crisi ha dato un impulso di ripresa che pare promettere bene. La ripresa prevista è basata su un dato logico ottimista: l’opportunità di riprogrammare le sfide sociali, economiche e ambientali che si presentano.
Per fare ciò, le città dovranno allineare la loro pianificazione con alcune tendenze chiave di trasformazione urbana entro il 2030. Questo secondo lo studio di Deloitte, “Urban Future with a Purpose: 12 trends shaping the future of cities”.
Lo studio è basato sulle previsioni di esperti, sindaci, urbanisti, organizzazioni internazionali e istituzioni di politica urbana. Identifica i punti su cui concentrare gli sforzi e le risorse per realizzare città veramente sostenibili. Vediamo insieme i trend.
Le tendenze che incidono sulle città e sulla loro sostenibilità sono diverse. Dalla pianificazione verde, ai servizi inclusivi per tutti gli utenti.
Sebbene tutti siano fondamentali, alcuni trend (per esempio riguardo il cambiamento climatico o la tecnologia digitale) sono i principali. Questi, possono seriamente rafforzare e supportare un cambiamento radicale.
Il futuro è alle porte!
Gli edifici sono attualmente responsabili dal 30% al 40% delle emissioni totali di una città. L’obiettivo è mantenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi Celsius entro il 2050. Per fare ciò, le emissioni degli edifici devono abbassarsi dall’80% al 90% rispetto a quelle attuali.
Questo può succedere utilizzando la tecnologia digitale per migliorare l’efficienza delle strutture. La raccolta e la condivisione di dati aiutano le soluzioni sostenibili.
Bisogna anche dare priorità a ristrutturazioni, costruzioni e restauri sostenibili per garantire la riduzione del carbonio e incentivare l’uso di materiali sostenibili.
Soluzioni innovative di mobilità urbana aiutano a creare un futuro urbano connesso, facile da usare e sostenibile. Il COVID-19 ha evidenziato questa esigenza, data la richiesta di più spazi aperti per mantenere la distanza fisica.
Ci siamo resi conto, con il minore afflusso di auto (e quindi inquinamento) di come potrebbero essere le nostre città future!
Ma bisogna anche considerare alcuni fattori critici. Gestire l’intero sistema di trasporto, investendo nelle infrastrutture necessarie e adottando nuove tecnologie come i veicoli autonomi.
Una gamma crescente di operazioni delle città può essere eseguita e alimentata dall’intelligenza artificiale (IA). Questa, promuove sia l’efficienza operativa che un migliore processo decisionale.
L’apprendimento automatico può essere utilizzato per scopi di pianificazione urbana, anticipando l’impatto di ogni decisione sull’ambiente e sulla sostenibilità.
Le città devono bilanciare l’IA con la protezione delle libertà civili e istituire misure che creino fiducia nel pubblico per quanto riguarda l’uso dei dati personali.
Con il crescente utilizzo delle tecnologie digitali, la sicurezza informatica e la privacy dei dati saranno di fondamentale importanza.
Le conseguenze di un incidente informatico sono significative e potrebbero estendersi ben oltre la perdita di dati. Danni finanziari, ma anche per quanto riguarda la fiducia dei cittadini e l’interruzione dei servizi e delle infrastrutture. Questi sono solo alcuni dei pericoli in cui si può incappare.
I sistemi digitali complessi devono essere resilienti, oltre che sostenibili e all’avanguardia, quindi.
Le città sono luoghi di spreco, purtroppo. Basti pensare che il 30% del cibo comprato viene buttato. Per contrastare questi sprechi, le città stanno adottando modelli circolari basati su una sana circolazione delle risorse.
I principi di condivisione, riutilizzo e ripristino possono incoraggiare un’economia circolare.
I finanziamenti futuri riguarderanno l’energia prodotta localmente tramite sistemi municipali e verdi e si forniranno incentivi attraverso normative, come le tariffe sui rifiuti non riciclabili.
Costruire città sostenibili che soddisfino gli SDG richiederà la collaborazione nell’intero ecosistema urbano. E le sfide riguardano l’economia, l’ambiente e il sociale. Per questo, l’impegno dev’essere costante e ben pianificato.
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