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Cyber-physical security: Il Sole 24 ore parla di noi

 

Ai crimini tradizionali si aggiungono frodi sempre più sofisticate ed evolute, da qui la necessità di intraprendere la strada della ricerca scientifica anche nelle azioni di contrasto a protezione del sistema bancario e non solo. Se ne è discusso a Napoli, nel corso del convegno internazionale “Cyber-Physical security nell’universo bancario”, organizzato da Rislab, dal Consorzio Nazionale Sicurezza e Ossif.

Rislab è una startup innovativa che agisce da Napoli nei settori di sicurezza fisica e logica. Un laboratorio di ricerca e innovazione che ha stretto collaborazione anche con il mondo accademico, quello dell’Universita’ degli Studi di Napoli Federico II.

Si conoscono solo gli attacchi più clamorosi
«La zona degli attacchi informatici cresce più della nostra capacità di proteggerci – ha detto Ambrogio Prezioso, neo presidente di Confindustria Campania e presidente dell’Unione industriali di Napoli -. Gli attacchi di cui veniamo a conoscenza sono solo quelli più clamorosi, ma molti altri restano sommersi. Ben vengano quindi tutte le azioni messe in campo per rivisitare e riprogettare i sistemi di sicurezza. Diventa fondamentale stare sul “pezzo” per conoscere le problematiche e provvedere nel minor tempo possibile».

Alti costi per chi deve difendersi
Per Prezioso «la ragione principale per cui chi attacca ha la meglio è una ragione economica e non tecnica. Risiede nella crescente asimmetria tra diversi modelli di business: per ogni euro investito nello sviluppo di virus e programmi spia, da parte di chi attacca, il costo supportato da chi deve difendersi è di gran lunga superiore».

Siamo tutti bersagli
Si è parlato anche del rapporto tra banche e cittadini, di software ormai facilmente attaccabili, di esigenze delle imprese e di costi della sicurezza.
«Bisogna anche considerare – ha aggiunto Prezioso – che la cyber security oggi contribuisce a determinare sostenibilità e successo. Non dobbiamo pensare di essere bersaglio poco interessante. Siamo tutti bersagli a prescindere da chi siamo e da quali dati gestiamo».

Fonte: Il Sole 24 ore

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