La cyber-security è una risorsa alla quale non si può rinunciare, necessaria per tenere al sicuro ogni strato della nostra società. L’Europa ha messo in atto diversi programmi, tra cui nuovi corsi di laurea e specializzazioni per formare nuovi specialisti in materia. Vediamo insieme tutti i dettagli in quest’articolo.
I numeri della cyber-security europea
Le crescenti minacce informatiche sempre più mirate preoccupano non solo aziende e cittadini, ma anche governi e organizzazioni sovrastatali. Un recente studio dell’(ISC) riporta diversi dati: in Europa c’è mancanza di figure esperte di cyber-security. Circa 291 mila professionisti servirebbero in tutta Europa, così da colmare i vuoti di sicurezza in diversi settori.
Il dato è sicuramente preoccupante, soprattutto se si guarda al passato: lo stesso studio, nel 2018, aveva affermato la mancanza di 142 mila professionisti. Il numero – in tremendo aumento – è dovuto probabilmente anche alle maggiori minacce con le quali dobbiamo confrontarci.
Educare per la sicurezza informatica
L’educazione alla sicurezza informatica è tutto: in UE la questione ha sempre avuto una forte rilevanza. Basti pensare alle prime strategie del 2013, quando tutti i paesi dell’Unione si impegnarono nell’impostare delle riforme educative per la cybersecurity. Educare è infatti il passaggio chiave per aumentare la consapevolezza in tutti gli strati della società. Conoscere è prevenire. E prevenire insieme, in quanto Europa, è sicuramente un vantaggio tattico da non escludere. Nel 2017 la strategia per la cyber-security europea fu aggiornata. Si parlò di resilienza, deterrenza e difesa.
E tutto questo è stato implementato, oggi, in diversi piani per lo studio della sicurezza informatica.
Il programma per lo studio della cyber-security europea di ENISA
ENISA ha creato un database per la cyber-security: il Cybersecurity Higher Education Database. Questa enorme raccolta racchiude tutti i corsi di laurea in cyber-security nell’Unione Europea. Ma non solo UE, anche paesi come Regno Unito, Norvegia e Islanda sono elencati.
Il database serve a venire a contatto con le risorse utili a migliorare la propria comprensione della sicurezza informatica. Formare cittadini con competenze in cyber-security, e creare nuove professionalità aggiornate, gioverebbe enormemente. Colmerebbe, inoltre, quei vuoti: i 291 mila professionisti che in tutta l’Europa sono richiesti.
Nel database sono presenti corsi con un minimo del 25% del piano di studi dedicato alla sicurezza informatica (per quelli triennali) e fino al 40% nei magistrali. I dottorati invece sono completamente dedicati alla cyber-security.
Quindi, tali corsi, sono strutturati sia su livello di base che avanzato, per qualunque professionalità e intenzione lavorativa nel mondo della cyber-security. Nei database viene riportata l’università, il paese, il livello di studi e la lingua del corso.
“L’output principale di questa attività sarà la banca dati di servizi e programmi esistenti nell’UE che mirano a migliorare le competenze in materia di sicurezza informatica tra i cittadini dell’UE, in generale, e gli esperti di sicurezza informatica, in particolare.” (ENISA, 2019)
Fra le aree di studio elencate dal programma di ENISA vi sono:
- sicurezza dei dati,
- sicurezza del software,
- sicurezza dei componenti,
- sicurezza della connessione,
- sicurezza del sistema,
- sicurezza umana,
- sicurezza organizzativa,
- sicurezza sociale
Il fatto che mondo accademico, datori di lavoro e governi si stiano unendo per determinare quali programmi di istruzione e formazione impiegare per la sicurezza informatica, è il riconoscimento dell’importanza della cyber-security: far chiarezza su ciò che significa fornire agli studenti le giuste conoscenze e competenze in materia di sicurezza informatica, vuol dire fare un passo avanti nella lotta al crimine informatico.