Il tema degli attacchi informatici in Italia è diventato sempre più rilevante, con un notevole aumento delle minacce, soprattutto dopo l’attenuarsi della pandemia. La situazione pone interrogativi sulla preparazione del Paese rispetto alla crescente complessità degli attacchi informatici.
Mentre non è possibile determinare il numero totale degli attacchi avvenuti nel 2023, confrontando i dati con gli anni precedenti emerge una crescita superiore alla media globale, con un focus su hacktivism, attacchi DDoS e ingegneria sociale. Quest’ultima, nota come “hacking umano”, si basa sulla manipolazione psicologica per compromettere la sicurezza delle informazioni.
Per difendersi, è essenziale fornire formazione sulla sicurezza agli utenti, implementare politiche di controllo degli accessi e utilizzare tecnologie di sicurezza informatica. Guardando al futuro, i dati del Clusit indicano un aumento significativo degli attacchi cyber nel primo semestre del 2023, sottolineando la necessità di affrontare tempestivamente la crescente complessità degli scenari informatici.
La diversificazione delle tecniche di attacco, con una diminuzione dei malware e un aumento degli attacchi DDoS, richiede strategie di difesa “multistrato” che incorporino tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico. L’anticipazione e la contrapposizione agli attacchi richiederanno maggiori investimenti in innovazione tecnologica e una collaborazione più stretta tra attori pubblici e privati.
Il futuro della sicurezza informatica richiederà una maggiore consapevolezza, investimenti e collaborazione per affrontare gli attacchi sempre più sofisticati degli hacker.