706 milioni l’anno è il costo che l’Italia paga a seguito del dilagare di furti e rapine, con una concentrazione massima nelle province di Roma e Milano dove il costo pro-capite è di 37,6 e 33,4 euro rispetto a una media nazionale di 12,5 euro.
Sono questi alcuni dei risultati del rapporto sul “Danno della criminalità comune”, pubblicato dal centro Transcrime dell’Università Cattolica di Milano (diretto da Ernesto Ugo Savona) e dal dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno.
Sull’importanza della ricerca intervengono i curatori Marco Dugato e Serena Favarin. «Il conteggio dei reati non è più sufficiente per comprendere a pieno i danni prodotti dalla criminalità comune. Occorre combinarli con la quantificazione della loro gravità e dei costi che ne derivano, per comprenderne al meglio le conseguenze».
Il Paese risulta diviso anche rispetto ai dati riguardanti il crimine. Se infatti al nord c’è la concentrazione massima di furti e rapine, il Sud è colpito in maggior parte da crimini violenti, vale a dire omicidi, violenze sessuali, lesioni e percosse.
Un fenomeno quello della criminalità violenta che seppure ridotto dal 2004 al 2015 come enuncia ancora lo studio di Transcrime, è ancora un fenomeno tristemente dilagante soprattutto nel Mezzogiorno.
Oltre alle risposte politiche al fenomeno, gli interventi sulla sicurezza pubblica dettati dal Governo e il rafforzamento del controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, resta fondamentale una precisa e sicura volontà di prevenzione dei fenomeni criminali.
Una misura preventiva valida è rappresentata da un capillare e affidabile sistema di sorveglianza sia in ambito pubblico che privato, offerta da CNS, Consorzio Nazionale Sicurezza.
I sistemi di videosorveglianza di CNS sempre più evoluti e affidabili, grazie alla connessione con la Centrale Operativa di Sicurezza, consentono un intervento tempestivo e mirato della polizia o dei carabinieri nelle stazioni ferroviarie, banche esercizi commerciali, così come nelle abitazioni private.
Il fenomeno della criminalità comune interessa anche la sicurezza delle nostre case che, specie nel periodo estivo, a causa dell’assenza dei proprietari, risultano maggiormente vulnerabili.
I rischi sono connessi a tentativi di intrusione, furti e rapine che insieme ai danni a cose e persone comportano tra l’altro costi molto elevati.
La gamma di prodotti per la videosorveglianza offerti da CNS e RisLab in questo settore consente una garanzia di prevenzione che può essere la vera svolta nel contrasto al fenomeno del crimine comune.
Partendo da una grande esperienza nella sicurezza bancaria, uno dei settori che presenta maggiori criticità e necessità di sistemi di protezione di altissimo profilo, CNS e RisLab hanno sviluppato sistemi integrati per la sicurezza domestica in grado di controllare ogni accesso alla casa e di monitorare contemporaneamente anche gli impianti per prevenire sprechi e malfunzionamenti.
Il valore aggiunto alla protezione della casa, specie nel caso di residenze di lusso, risiede nel collegamento con la Centrale Operativa di Sicurezza, in grado di monitorare 24h e 7giorni su 7 appartamenti, ville e residenze, attivando tempestivamente tutte le necessarie azioni di contrasto.
In caso di avvenimenti anomali, tentativi di intrusione e azioni criminose la Centrale Operativa allerta le forze dell’ordine e gestisce l’intervento e, successivamente, invia una segnalazione ai proprietari.
Grazie alla Centrale operativa e a dispositivi intelligenti ed integrati, quindi, non ci si dovrà preoccupare di allarmi superflui non azionati da reali pericoli, garantendo maggiore serenità e sicurezza i proprietari.
fonte: Il Sole 24 ore
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