Luglio 24, 2018
La protezione delle scuole è una priorità da quando gli edifici scolastici sono nel mirino di ladri e malviventi.
Quello dei tentativi di effrazioni e furti all’interno delle scuole è un fenomeno che interessa tutta l’Italia e le scuole pubbliche di ogni grado.
I fatti si verificano in ogni periodo dell’anno con maggiore concentrazione nel periodo estivo come testimoniano gli ultimi fatti di cronaca.
I malviventi che tentano colpi all’interno delle scuole puntano soprattutto al furto di computer e altre attrezzature informatiche di cui gli istituti si sono dotati.
Accanto ai tentavi di furto, tra i crimini che più minacciano la protezione delle scuole ci sono gli atti vandalici. Il vandalismo ha sempre più spesso per protagonisti i minorenni che danneggiano gli arredamenti delle palestre e le altre attrezzature presenti nella scuola.
A seguito dell’introduzione della legge 107 del 2015 conosciuta come “La Buona Scuola”, gli istituti si sono dotati di attrezzature tecnologiche così come richiesto dal Piano Nazionale della Scuola Digitale.
La maggiore concentrazione di beni all’interno delle scuole le ha rese un obiettivo per i malviventi.
Ma, nel frattempo, le scuole sono tra gli uffici pubblici meno protetti a causa di una minore concentrazione di sistemi di sicurezza adeguati.
La mancata protezione delle scuole ha come conseguenza più diretta l’impossibilità di garantire il corretto svolgimento e la giusta continuità all’attività didattica.
Insomma non si tratta solo di intaccare il diritto alla studio ma, specie nel caso di atti vandalici che danneggiano le infrastrutture come palestre e aule, di incidere sulla sicurezza di studenti e personale scolastico.
La protezione delle scuole e l’adozione di mezzi di contrasto contro furti e atti vandalici è affidata ancora una volta ai dirigenti scolastici.
Le scuole sono paragonabili ad aziende, fatte da strutture fisiche e lavoratori e per tanto presentano le stesse vulnerabilità e le stesse esigenze dal punto di vista della sicurezza.
E se i fenomeni di effrazione sono così diffusi, occorre quindi una risposta concreta e misure adeguate come videosorveglianza, controllo degli accessi e gestione degli allarmi h24.
Il Consorzio Nazionale Sicurezza si è sempre impegnato nella protezione fisica e cyber-fisica di aziende ed enti e proprio per questo è consapevole e in grado di valutare tutti i rischi e le vulnerabilità connessi alla sicurezza di strutture della natura più disparata.
Accanto a ciò elabora insieme al suo partner scientifico RisLab anche soluzioni per la sicurezza delle territorio e del trasporto pubblico. Questo background ha fornito a CNS gli strumenti indispensabili per gestire con successo anche la protezione delle scuole.
Il sistema di videosorveglianza gioca un ruolo chiave nel monitoraggio di istituti scolastici. Consente, infatti, di verificare ciò che accade e permette alle Forze dell’Ordine di effettuare i rilievi del caso.
Il controllo delle immagini e la loro gestione avviene attraverso un sistema PSIM per la gestione delle informazioni di sicurezza come il PCMS. In tal modo, si garantisce il monitoraggio del sito da remoto, h24 e 365 giorni l’anno.
I sistemi di videosorveglianza e controllo remoto di CNS hanno più volte sventato tentativi di furto perpetrati ai danni di scuole.
Ad esempio, già lo scorso maggio l’Istituto Sarria Monti di San Giovanni (Napoli) era rimasto illeso dopo un tentato furto. Un nuovo tentativo di furto è stato poi sventato il 23 luglio senza che fosse rilevato alcun danno all’edificio e all’attrezzatura tecnica della scuola.
La videosorveglianza e i sensori installati presso la scuola hanno subito rilevato la presenza di una persona. Gli operatori della Centrale Operativa hanno quindi allertato i Carabinieri di zona ed il responsabile dell’Istituto, come previsto dalla procedura, e l’intervento tempestivo ha evitato ogni danno.
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