Sicurezza dei beni artistici: apre a Napoli Gallerie d’Italia

L’apertura del 21 maggio di  Gallerie d’Italia a Napoli è occasione di rilancio culturale per il valore artistico della città. Ma non solo. Il Consorzio Nazionale Sicurezza si è infatti occupato dei sistemi di sicurezza del nuovo museo cittadino. Come si gestisce un piano di sicurezza destinato ai beni artistici? Quali sono i rischi relativi ai palazzi storici? Leggi l’articolo per saperne di più.

L’apertura di Gallerie d’Italia a Napoli

Il progetto di IntesaSanPaolo che ha rivalutato dei palazzi storici nelle grandi città italiane è arrivato a Napoli. Gallerie d’Italia ha cambiato il volto dell’edificio storico del Banco di Napoli a Via Toledo.
Oggi, è un museo che con i suoi diecimila metri quadri ospita centinaia di opere in esposizione, ampliando gli spazi della vecchia sede di Palazzo Zevallos Stigliano.

Fra i capolavori in esposizione c’è anche il noto Martirio di Sant’Orsola di Caravaggio, oltre a una selezione di dipinti e sculture napoletane datati dal XVII al XX secolo. Artemisia Gentileschi, Luca Giordano, Gemito, Warhol e tanti altri.

Un progetto denso di valore, per il quale CNS ha fornito il suo expertise nel campo della sicurezza.

Sicurezza dei beni artistici

Tenere in sicurezza un bene dal valore inestimabile è sempre compito arduo. Immaginate ora gestire i sistemi di security di un museo nel centro cittadino.
Immaginate infine il dover coniugare la sicurezza delle opere, quella dei visitatori e quella dei dipendenti, consentendo a tantissimi utenti di fruire delle opere.

La sicurezza dei beni artistici e del mondo dell’arte è un campo in continua evoluzione. Le pratiche di sicurezza tradizionali sono ora superate, e ci affacciamo a nuovi scenari. Non più solo un team di sorveglianza, come nell’immaginario comune, ma anche l’integrazione delle più moderne tecnologie di sicurezza.
Videosorveglianza avanzata distribuita su più server di video analysis, rilevatori di intrusione (come barriere di movimento, sfondamento, attacco alle opere) dotati di tecnologia wireless, laser scanner, e così via. Tutti elementi che svolgono un ruolo importantissimo per l’ecosistema museo, coesistendo ed integrandosi con gli spazi espositivi.

I rischi che corre un museo

Infatti, musei e gallerie d’arte corrono costanti rischi. Le sfide sono crescenti nel campo della sicurezza dei beni culturali.

Lo mostrano i dati, che ci parlano di un netto aumento delle rapine a mano armata e di atti lesivi contro il patrimonio artistico negli ultimi dieci anni. Tuttavia, anche il mondo della security si espande e cresce. Oggi lo standard di sicurezza di una galleria è molto più alto, e anche più ingegnoso.

Gallerie d’Italia a Napoli: il sistema di sicurezza realizzato da CNS

CNS ha studiato in collaborazione con la banca e realizzato un sistema di sicurezza all’avanguardia in occasione dell’apertura di Gallerie d’Italia a Napoli.

Questo sistema è il risultato dell’integrazione di diverse tecnologie: sensori, telecamere, server e applicativi software. Esso è collegato a due centrali operative contemporaneamente, una control room con videowall locale di primo intervento, e la seconda, remota nella sede Milanese di IntesaSanpaolo.

Inoltre è stata realizzata un’architettura a loop tale da garantire la business continuity, in caso di failover dei sistemi di alimentazione, di rete dati in fibra e seriale allarmi.
Ma un sistema di sicurezza per i beni culturali non deve badare solo alle tecnicità del settore security. Esso infatti è stato sviluppato per adattarsi all’allestimento museale.
Le telecamere sono personalizzate nei colori e nel design, così da integrarsi perfettamente nell’ambiente. Un’operazione che tutela l’arte non solo proteggendola, ma anche armonizzando le necessità tecniche ad essa.

CNS è parte di un progetto importantissimo di rilancio del turismo e della cultura e contribuisce, con i propri sistemi, a salvaguardare il patrimonio artistico nazionale.

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