La sicurezza del territorio costituisce uno dei principali indicatori del livello di qualità di vita di qualunque comunità cittadina. E come tale la salvaguardia del territorio è la maggiore preoccupazione e l’attività su cui riversare il massimo impegno da parte degli amministratori locali.
Furti, rapine, vandalismi, danni prodotti nelle città, ma anche inquinamento, questioni ambientali, sversamenti illeciti di ogni genere di rifiuti, oltre ad abbassare il livello di qualità della vita influenzano anche l’andamento economico di attività locali ed esercizi commerciali.
E sicurezza del territorio significa soprattutto prevenzione e capacità di valutare i rischi per proteggere adeguatamente una comunità.
Proteggere i cittadini attraverso tecnologie adeguate
Se prevenzione è la parola chiave per la salvaguardia del territorio diventa sempre più decisiva l’implementazione di sistemi di videosorveglianza, monitoraggio, allarmi, servizi utili a rilevare intrusioni, crimini, atti vandalici, crimini ambientali e fornire assistenza tramite interventi di specifiche pattuglie.
E un numero sempre più elevato di comuni ha deciso di potenziare i sistemi di monitoraggio per garantire la salvaguardia non solo dei cittadini, ma anche del territorio, e del patrimonio comunale.
Consorzio Nazionale Sicurezza per la protezione delle comunità
Negli anni CNS ha profuso grande impegno nell’attivazione di sistemi per la sicurezza dei cittadini, delle case, delle scuole e delle aziende, a anche degli arredi urbani dei trasporti e del territorio, sistemi che sono particolarmente adatti a supportare le amministrazioni comunali nel loro ruolo di protezione e prevenzione per la salvaguardia della comunità.
Il caso di Casandrino
Fra i comuni che hanno deciso di rinnovare e migliorare con l’aiuto di CNS la sorveglianza delle proprie strade c’è anche il comune di Casandrino, dove un articolato e capillare sistema di videocamere monitora il territorio rilevando episodi criminali, sversamenti di rifiuti e danni ambientali e episodi fraudolenti o di illegalità.
L’ultimo caso di cronaca è avvenuto nel comune di Casandrino, dove le telecamere di CNS hanno supportato le indagini condotte dal Lgt. Domenico Femiano e dagli agenti Pasquale Piscopo e Domenico Cammisa, la Polizia Locale del Comune di Casandrino.
Indagini che hanno portato alla denuncia in stato di libertà, di una signora di 52 anni, responsabile della simulazione del reato di furto e distruzione di cosa sottoposta a sequestro.
La 52enne, con la complicità di altre persone ancora ignote agli inquirenti, aveva infatti inscenato un finto furto della propria auto sottoposta a sequestro in quanto sprovvista di assicurazione.
A seguito di segnalazione, la Polizia Locale si è attivata e attraverso l’aiuto delle telecamere, ha scoperto che la donna aveva condotto l’auto in via Lavinaio abbandonandola e sottraendo le targhe per poi recarsi al Commissariato di Polizia di Stato di Napoli San Carlo Arena per esporre denuncia di furto.
Inchiodata dai riscontri delle immagini catturate dalle telecamere installate da CNS, la donna, presso la sede della polizia locale, non ha potuto non confessare il suo maldestro tentativo di simulazione del furto.
Il tentativo di furto all’Istituto Sarria Monti di San Giovanni
Il caso di Casandrino fa seguito ai recenti episodi di cronaca che hanno già evidenziato i risultati positivi che si hanno in ambito di prevenzione grazie ai sistemi di sicurezza.
È il caso dell’istituto scolastico, Sarria-Monti di San Giovanni (Napoli), istituto che ha subito più di un furto di PC tra il 2016 e il 2017, nel quale grazie alla centrale operativa e ai sistemi PCMS di CNS, nel maggio scorso è stato sventato l’ennesimo tentativo di furto dei pc in dotazione scolastica.
Intorno alle 22.30 del 4 maggio, infatti alcuni ladri hanno tentato di fare irruzione nella scuola per rubare i pc. Immediatamente il sistema di centralizzazione allarmi PCMS del Consorzio Nazionale Sicurezza ne ha rilevato la presenza e ha inviato diverse segnalazioni di effrazione.
In seguito alle segnalazioni del tentativo di furto, il sistema di videosorveglianza ha rilevato la presenza di tre individui a volto coperto nel tentativo di uscire dalle porte di emergenza. La Centrale operativa ha dato l’allarme e ha subito informato il prof. Della Corte e la Preside dell’Istituto, Prof.ssa Valentino, ed è stato quindi richiesto l’intervento della Polizia di Stato per un controllo interno dell’istituto.
La tentata rapina alla Banca Popolare di Novara
Altro caso quello della tentata rapina alla filiale della Banca Popolare di Novara a Nola, in provincia di Napoli, dove la rapina è stata sventata grazie ai sistemi di sicurezza del Consorzio Nazionale sicurezza.
Il tentativo di furto ha avuto per protagonista la cosiddetta banda del buco, una banda di rapinatori esperti che ha studiato il sistema fognario del circondario e, del tutto indisturbata, ha provveduto a creare un tunnel diretto al caveau della filiale che contiene centinaia di cassette di sicurezza.
I malviventi, giunti a pochissimi metri dal caveau, intendevano sfruttare la pausa pranzo dei dipendenti, eppure questi ultimi hanno notato dei rumori e sospetti confermati dai tempestivi rilievi dei dispositivi di allarme.
Il sistema di sicurezza della banca, costituito dalla centrale di allarme Stars e dal sistema di centralizzazione PCMS di CNS, ha subito allertato la Centrale Operativa di Sicurezza che, a propria volta, ha avvertito le forze dell’ordine.
Le operazioni di contrasto sono state favorite da Stars, una centrale multimediale di allarme e video che assicura un sistema di protezione avanzata e garantisce massima affidabilità e consente la possibilità di analizzare gli eventi. Ciò significa che il sistema non si limita al controllo ma fornisce anche un supporto alle eventuali successive indagini.
Ancora la banda del buco in azione Nella Banca Intesa San Paolo
Anche nel caso della tentata rapina alla sede di via Marina a Napoli, di Banca Intesa San Paolo, la “banda del buco” era pronta, ancora una volta, ad agire: i ladri, sfruttando l’intricato dedalo di vie sotterranee, erano arrivati a pochi metri dal caveau della filiale.
Muniti di martelli pneumatici e picconi, erano convinti di poter agire indisturbati, protetti dal buio e dalla lontananza da uffici frequentati, ma sono stati messi in fuga dall’intervento delle forze dell’ordine allertate dalla centrale operativa di CNS.
La videosorveglianza nelle stazioni di trasporto pubblico
Inoltre due app e un innovativo sistema di videosorveglianza, realizzate da CNS e dal suo partner scientifico e tecnologico RisLab sono state installate recentemente in via sperimentale in 5 delle 160 stazioni gestite da EAV; il risultato eccezionale dopo i sei mesi di sperimentazione è stato che i danni vandalici e i furti di rame nelle cinque stazioni oggetto dell’esperimento sono calati dell’80% rispetto alle altre stazioni non videosorvegliate da CNS.