La sicurezza è uno degli strumenti principali per prevenire il crimine. Ne ha parlato Antonio Romano, presidente di CNS al sesto congresso nazionale dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi tenutosi alla Reggia di Portici (Napoli).
Alla tre giorni dedicata ai nuovi orizzonti delle scienze forensi hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Accademia, generale Luciano Garofano, il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, il prefetto di Napoli, Claudio Palomba e il presidente del Consiglio dell’ordine degli Avvocati Antonio Tafuri.
Complessivamente il congresso ha previsto 34 incontri tenuti dai massimi esperti italiani e internazionali tra psicologi, psichiatri, criminologi, investigatori, professori e avvocati.
La ricerca scientifica per contrastare il crimine
La giornata di apertura ha visto la partecipazione di Antonio Romano, presidente di CNS che, in qualità di esperto di sicurezza fisica ed informatica, è stato invitato da ACISF a diventare socio dell’istituzione ed a partecipare sempre più attivamente alle iniziative volte a contrastare il crimine in Italia.
Durante l’incontro, il presidente Romano ha ribadito l’importanza della ricerca scientifica come strumento per individuare soluzioni intelligenti per ridurre i rischi nel campo della sicurezza urbana.
La ricerca del settore supporta, infatti, l’ipotesi che vi siano delle variabili territoriali e ambientali che influenzano i processi cognitivi coinvolti nella decisione di effettuare una rapina, in particolare nella ricerca dei potenziali obiettivi e nella selezione del target finale.
Tra l’obiettivo (“la vittima”) e il Criminale (“l’offender”) c’è, dunque, l’ambiente in senso ampio.
Le caratteristiche che rendono di fatto un obiettivo più facilmente vittimizzabile e le relative informazioni che un offender è in grado di desumere dall’ambiente in cui decide di commettere un crimine sono quindi relative a come “appare” l’obiettivo dentro e fuori.
Intelligence key
Durante l’incontro, il presidente di CNS ha presentato Intelligence Key, il sistema che integra l’utilizzo di apparecchiature all’avanguardia con lo studio dei processi cognitivi coinvolti nella decisione, pianificazione e messa in atto di crimini predatori.
In questo modo si riducono i fattori di rischio, mentre aumenta la sensazione di sicurezza e quindi di vivibilità.
La percezione di sicurezza, infatti, ha un valore fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone, ma anche la qualità del lavoro di un’impresa. CNS ha fatto di questo aspetto la propria missione, e per questo si impegna ogni giorno per garantire serenità, certezza e protezione in tutti gli ambienti, i territori ed i siti che protegge.
I traguardi CNS sono nuovi punti di partenza
Il sesto congresso nazionale dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi è stata l’occasione per raccontare le trasformazioni del mondo CNS.
“Dopo aver consolidato la nostra esperienza come security system integrator – ha detto Antonio Romano – intendiamo convertire la forma giuridica, a partire dall’anno 2023, in S.p.A. CNS confermerà così il suo ruolo di leader del settore ma continuerà ad occuparsi del management delle attività. Infatti, sarà realizzata una Rete di Imprese con le aziende partner al fine di garantire l’eccellenza del lavoro attraverso le maestranze già impiegate.”