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Videosorveglianza urbana il Ministero dell’Interno pubblica la circolare per l’accesso ai finanziamenti

Il Ministero dell’Interno ha emesso una circolare il 7 aprile 2025 che illustra le disposizioni per l’accesso ai finanziamenti destinati ai sistemi di videosorveglianza per la sicurezza urbana. Il provvedimento, emanato in seguito al decreto del Ministro dell’Interno e del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 73 del 28 marzo scorso, prevede la concessione di contributi ai Comuni che hanno incluso l’installazione di sistemi di videosorveglianza nei loro Patti per la sicurezza urbana.

Tra le novità introdotte dal provvedimento, si segnalano:

– L’esclusione dei Comuni che hanno già ricevuto finanziamenti negli ultimi tre anni precedenti al 2024 (2021, 2022 e 2023)

– L’esclusione dei Comuni, Unioni di Comuni e Associazioni di Comuni della Regione Autonoma del Trentino-Alto Adige

– Una disposizione specifica per il Comune di Caivano, come previsto dall’art. 1 comma 7 bis del D.L. 123/2023

I Comuni interessati devono presentare le richieste di finanziamento entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Le risorse disponibili ammontano a 24,5 milioni di euro.

Possono accedere al finanziamento i Comuni, Unioni e Associazioni di Comuni che hanno sottoscritto un Patto per la sicurezza urbana che individua l’installazione di sistemi di videosorveglianza come obiettivo prioritario per la prevenzione e il contrasto della criminalità diffusa e predatoria in determinate zone del territorio comunale o infra-comunale. Sono considerati validi i patti sottoscritti dopo la pubblicazione del D.L. 14/2017 e vigenti alla data di pubblicazione del decreto interministeriale, salvo che non sia necessaria una revisione delle aree del territorio comunale maggiormente interessate da fenomeni di degrado e illegalità.

La circolare allega lo schema di redazione del patto. I Comuni devono presentare le richieste di ammissione ai contributi alla Prefettura territorialmente competente utilizzando il modello allegato A) al decreto, pena l’irricevibilità. Il finanziamento è limitato a 250.000 euro per ciascun progetto e non può essere utilizzato per la sostituzione o la manutenzione di sistemi di videosorveglianza già esistenti.

Il decreto stabilisce, all’articolo 2, i requisiti necessari per la richiesta di accesso al finanziamento, tra cui la previa approvazione del progetto in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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